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Impatto sociale

Ucraina

La guerra in Ucraina ha provocato una crescente crisi umanitaria. Da quando è iniziata, moltissimi giocatori in tutto il mondo hanno manifestato il desiderio di fare qualcosa per dare una mano, e lo stesso vale per noi. 

In risposta alla crisi in corso in Ucraina, Riot ha stanziato 1 milione di dollari per sostenere gli interventi umanitari nella regione e ha immediatamente attivato raccolte fondi di gioco su League of Legends, VALORANT, Legends of Runeterra, Teamfight Tactics e Wild Rift, per supportare le attività di soccorso nell'area. In una sola settimana, i giocatori di tutto il mondo sono riusciti a raccogliere 4.400.000 dollari. 

Insieme, abbiamo raccolto un totale di 5,4 milioni di dollari che sono stati interamente devoluti a varie organizzazioni no-profit impegnate nelle operazioni di soccorso e negli aiuti umanitari in Europa orientale:

  • International Medical Corps 

  • Médecins Sans Frontières/Doctors Without Borders/Medici senza frontiere

  • Croce Rossa polacca

L'International Medical Corps (IMC), un'organizzazione umanitaria no-profit impegnata a fornire servizi medici d'emergenza, formazione sanitaria e programmi di sviluppo per chi è stato colpito da disastri, epidemie o conflitti, è da tempo partner di Riot nelle attività di soccorso e umanitarie, offrendo fino a oggi sostegno in 19 casi di catastrofi avvenute in 15 paesi. Con lo scoppio della guerra in Ucraina, l'IMC è stata tra le prime associazioni a intervenire nell'area, e molti Rioter si sono fatti avanti per dare una mano, non solo attraverso donazioni e raccolte fondi, ma anche in modo diretto con interventi sul campo. 

I Rioter ucraini e dell'Europa orientale hanno lavorato fianco a fianco per creare l'iniziativa "Learning & Integrating Through Gaming" rivolta ai bambini e agli adolescenti ucraini profughi in Polonia, con l'obiettivo principale di aiutarli a imparare la lingua locale, conoscere nuovi amici, ritrovare un senso di appartenenza e integrarsi nelle comunità locali in modi creativi e divertenti. I ragazzi coinvolti hanno partecipato a lezioni, imparato il polacco, creato costumi di cosplay e giocato insieme a videogiochi cooperativi.